Segnalo, per chi è interessato, un'importante iniziativa: http://www.edizionicfr.it/Home/Mafie.htm
Le Mafie stanno rovinando il nostro Paese (e non solo, ma in modo significativo l'economia mondiale e sono una fra le principali cause delle ingiustizie planetarie).
L'iniziatia vuole monitorare, in un certo senso, o comunque sollecitare l'impegno della cultura creativa (in questo caso dei poeti), contro le mafie - o meglio, per la difesa della giustizia e la legalità.
Invito pertanto a leggere i contenuto del progetto e parteciparvi, se possibile.
Ricordo inoltre che è in scadenza il Premio di poesia Franco Fortini http://www.edizionicfr.it/Bandi/PremioFortini.htm con tre pubblicazioni in palio.
Con migliori saluti
Gianmario Lucini
Il libro è anche strumento per entrare in contatto con l’altro, quindi tramite la poesia, il racconto, la persona si rivela perché in mezzo c’è un pezzo di carta, che si attraversa senza rendersene conto, per capire la personalità dell’altro. Amare i libri insieme, in "seme", dando vita a nuove idee, fare nascere dalla parola detta un nuovo concetto, un contatto, un'idea. Il libro e' un atto d'amore!
vendredi 27 août 2010
lundi 9 août 2010
Il ponte sull' Enza tra Vetto e il Mulino di Bazzano
In un luogo appartato, tra boschi e montagne, da dove si vede scorrere sinuoso il fiume Enza, trascorreva le vacanze estive Luciano Anceschi. Quel luogo era Vetto d’ Enza (RE). E proprio a Vetto si terrà il 28 e 29 agosto 2010 Il ponte sull' Enza - tra Vetto e il Mulino di Bazzano. Omaggio a Luciano Anceschi, evento che rientra nell'ambito delle celebrazioni per la Biennale del Paesaggio organizzata dalla Provincia di Reggio Emilia con la collaborazione del Comune di Vetto. Due giorni a cura di Daniela Rossi, dedicati alla storica rivista di letteratura e poesia “Il verri” fondata e diretta dal 1956 da Luciano Anceschi, Docente di Estetica all'Università di Bologna. A Vetto si tenevano le riunioni di redazione, con critici, intellettuali, scrittori e poeti. Ora nella casa, in estate abitata dal figlio Giovanni Anceschi e dalla poetessa Milli Graffi, si conserva l’ archivio della rivista, tuttora pubblicata da Giovanni Anceschi e Milli Graffi.
L’ evento vuole celebrare un ponte metaforico ma anche reale fra Bazzano e Vetto, per ricordare il legame tra Luciano Anceschi e i poeti del Mulino di Bazzano, di proprietà del poeta Corrado Costa e abitato dai poeti Giulia Niccolai e Adriano Spatola, che qui fondarono la mitica rivista di poesia “Tam Tam”, pubblicata dalle Edizioni Geiger. Il ponte sull’Enza, che unisce il versante parmigiano a quello reggiano, veniva attraversato da poeti, scrittori, collaboratori, che andavano a Bazzano da Vetto e viceversa.
A Vetto e alla Locanda degli Asini di Spigone, luogo magico tra i castagneti dove si coniugano buona tavola e cultura, si gusteranno due giorni di letture, musica, presentazioni di libri e video e un seminario sul rapporto tra Anceschi e i poeti del Mulino di Bazzano, con la partecipazione di artisti, scrittori, poeti e intellettuali che hanno vissuto quella straordinaria avventura.
Alle due giornate parteciperanno Nanni Balestrini (uno dei primi redattori de “il verri”), i critici Andrea Cortellessa e Niva Lorenzini, che vi collaborano attualmente, il musicista e performer Luigi Cinque, le poetesse Milli Graffi e Giulia Niccolai, la critica Cecilia Bello Minciacchi, Maurizio Spatola, fratello di Adriano e co-fondatore delle Edizioni Geiger, lo scrittore reggiano Giuseppe Caliceti, il poeta visivo Enzo Minarelli, il critico Eugenio Gazzola, il musicista Giuliano Zosi, lo scrittore Beppe Sebaste, discepolo e amico di Anceschi, e altri amici poeti e critici.
Il 28 agosto a Spigone nel pomeriggio verranno presentati il libro di Niva Lorenzini “Edoardo Sanguineti - Lettere dagli anni ’50 ”, lettere di Edoardo Sanguineti a Luciano Anceschi e “La repubblica dei poeti. Gli anni del Mulino di Bazzano" libro con DVD di Daniela Rossi.
Sempre a Spigone la serata di reading di poeti, musica e performances e una lettura musicale di Massimo Zamboni (ex CCCP).
Il 29 nella Sala Polivalente di Vetto Giovanni Anceschi e Milli Graffi coordineranno il convegno I sentieri della poesia tra Vetto e Bazzano, con la partecipazione di critici, poeti e amici.
Info: info@locandadegliasini.it - Tel. 0522/815221
L’ evento vuole celebrare un ponte metaforico ma anche reale fra Bazzano e Vetto, per ricordare il legame tra Luciano Anceschi e i poeti del Mulino di Bazzano, di proprietà del poeta Corrado Costa e abitato dai poeti Giulia Niccolai e Adriano Spatola, che qui fondarono la mitica rivista di poesia “Tam Tam”, pubblicata dalle Edizioni Geiger. Il ponte sull’Enza, che unisce il versante parmigiano a quello reggiano, veniva attraversato da poeti, scrittori, collaboratori, che andavano a Bazzano da Vetto e viceversa.
A Vetto e alla Locanda degli Asini di Spigone, luogo magico tra i castagneti dove si coniugano buona tavola e cultura, si gusteranno due giorni di letture, musica, presentazioni di libri e video e un seminario sul rapporto tra Anceschi e i poeti del Mulino di Bazzano, con la partecipazione di artisti, scrittori, poeti e intellettuali che hanno vissuto quella straordinaria avventura.
Alle due giornate parteciperanno Nanni Balestrini (uno dei primi redattori de “il verri”), i critici Andrea Cortellessa e Niva Lorenzini, che vi collaborano attualmente, il musicista e performer Luigi Cinque, le poetesse Milli Graffi e Giulia Niccolai, la critica Cecilia Bello Minciacchi, Maurizio Spatola, fratello di Adriano e co-fondatore delle Edizioni Geiger, lo scrittore reggiano Giuseppe Caliceti, il poeta visivo Enzo Minarelli, il critico Eugenio Gazzola, il musicista Giuliano Zosi, lo scrittore Beppe Sebaste, discepolo e amico di Anceschi, e altri amici poeti e critici.
Il 28 agosto a Spigone nel pomeriggio verranno presentati il libro di Niva Lorenzini “Edoardo Sanguineti - Lettere dagli anni ’50 ”, lettere di Edoardo Sanguineti a Luciano Anceschi e “La repubblica dei poeti. Gli anni del Mulino di Bazzano" libro con DVD di Daniela Rossi.
Sempre a Spigone la serata di reading di poeti, musica e performances e una lettura musicale di Massimo Zamboni (ex CCCP).
Il 29 nella Sala Polivalente di Vetto Giovanni Anceschi e Milli Graffi coordineranno il convegno I sentieri della poesia tra Vetto e Bazzano, con la partecipazione di critici, poeti e amici.
Info: info@locandadegliasini.it - Tel. 0522/815221
mercredi 4 août 2010
Progetto: L'impoetico mafioso
Segnaliamo una importante iniziativa antologica, a partecipazione libera, che vorremmo condividere con tutti i poeti, all'URL
http://www.edizionicfr.it/Home/Mafie.htm
Web:www.poiein.it
gianmario.lucini
Le mafie sono il ritorno alla schiavitù più barbara, il sistema di potere basato sulla corruzione e l'annichilimento della persona, la prepotenza che si fa legge. Crediamo che la poesia possa dire la sua sull'argomento. Le Mafie stanno velocemente occupando ogni spazio di libertà ed ora stanno occupando anche gli spazi della politica, delle decisioni collettive, della cultura, oltre che della grande finanza. Fra pochi anni, se il ritmo non decelera e il fenomeno non viene eliminato, l'economia intera sarà mafiosa, forse con poche isolette di economia sana. E così la politica - già esistono stati governati dai mafiosi e, in Italia, molte realtà politiche (Comuni, Province, Regioni e interi pezzi di Stato). Non sta certo alla poesia avanzare progetti di contrasto, ma sta anche alla poesia esprimersi chiaramente, prendere parte, schierarsi senza reticenze, dal versante dell'arte e della cultura. Se non lo farà, starà al gioco di chi vuole sottrarci quella libertà che è necessaria all'arte per poter essere.
Il progetto è semplicissimo: basta inviare alle Edizioni CFR un testo o due di poesia ispirata a una delle mille problematiche causate dalle mafie (umane, ambientali, sociali, ecc.). Possibilmente non edite. Fra le poesie inviate, ne saranno scelte un centinaio.
Questo è l'unico orizzonte tematico al quale l'autore dovrà attenersi.
L'iniziativa nasce dall'esigenza (politica) di far sentire anche la voce della poesia su questo tema nel quadro di una assunzione di ruolo sociale della poesia, nel suo stesso interesse. E' quindi ovvio che l'iniziativa si inserisce, dal punto di vista del genere letterario, in quella che viene chiamata "poesia sociale" o anche "poesia politica". Tuttavia non è affatto scontato: potremmo avere anche ottimi testi lirici in tema, o di poesia satirica, o altro. Chiediamo insomma versi (ma non strilli e tanto meno lamenti) contro le mafie, la loro cultura, la loro visione del mondo. E' una presa di posizione che NON possiamo delegare ad altri: ci interessa direttamente se davvero amiamo la poesia e la libertà.
Le opere dovranno essere inviate, entro il 31 dicembre 2010 a gianmario@poiein.it In mancanza di posta elettronica, si possono inviare a Gianmario Lucini, Via Amonini, 9 - 23020 Piateda (SO).
Nessun obbligo di acquistare copie del volume (si ipotizzano circa 100 - 120 pagine) che sarà edito, né è richiesta una "tassa di lettura" o altro. Se a qualcuno fa piacere, può inviarci un francobollo postale qualsiasi, del valore che crede, lo useremo per diffondere cultura. Se qualche autore che collabora chiede una copia del volume, gli sarà inviata a metà del prezzo di copertina, con spese a nostro carico. Il prezzo peraltro sarò contenuto, proprio per facilitare la circolazione del libro e dei messaggi che conterrà.
Il volume sarà presentato e diffuso in occasione di dibattiti pubblici sulle mafie.
http://www.edizionicfr.it/Home/Mafie.htm
Web:www.poiein.it
gianmario.lucini
Le mafie sono il ritorno alla schiavitù più barbara, il sistema di potere basato sulla corruzione e l'annichilimento della persona, la prepotenza che si fa legge. Crediamo che la poesia possa dire la sua sull'argomento. Le Mafie stanno velocemente occupando ogni spazio di libertà ed ora stanno occupando anche gli spazi della politica, delle decisioni collettive, della cultura, oltre che della grande finanza. Fra pochi anni, se il ritmo non decelera e il fenomeno non viene eliminato, l'economia intera sarà mafiosa, forse con poche isolette di economia sana. E così la politica - già esistono stati governati dai mafiosi e, in Italia, molte realtà politiche (Comuni, Province, Regioni e interi pezzi di Stato). Non sta certo alla poesia avanzare progetti di contrasto, ma sta anche alla poesia esprimersi chiaramente, prendere parte, schierarsi senza reticenze, dal versante dell'arte e della cultura. Se non lo farà, starà al gioco di chi vuole sottrarci quella libertà che è necessaria all'arte per poter essere.
Il progetto è semplicissimo: basta inviare alle Edizioni CFR un testo o due di poesia ispirata a una delle mille problematiche causate dalle mafie (umane, ambientali, sociali, ecc.). Possibilmente non edite. Fra le poesie inviate, ne saranno scelte un centinaio.
Questo è l'unico orizzonte tematico al quale l'autore dovrà attenersi.
L'iniziativa nasce dall'esigenza (politica) di far sentire anche la voce della poesia su questo tema nel quadro di una assunzione di ruolo sociale della poesia, nel suo stesso interesse. E' quindi ovvio che l'iniziativa si inserisce, dal punto di vista del genere letterario, in quella che viene chiamata "poesia sociale" o anche "poesia politica". Tuttavia non è affatto scontato: potremmo avere anche ottimi testi lirici in tema, o di poesia satirica, o altro. Chiediamo insomma versi (ma non strilli e tanto meno lamenti) contro le mafie, la loro cultura, la loro visione del mondo. E' una presa di posizione che NON possiamo delegare ad altri: ci interessa direttamente se davvero amiamo la poesia e la libertà.
Le opere dovranno essere inviate, entro il 31 dicembre 2010 a gianmario@poiein.it In mancanza di posta elettronica, si possono inviare a Gianmario Lucini, Via Amonini, 9 - 23020 Piateda (SO).
Nessun obbligo di acquistare copie del volume (si ipotizzano circa 100 - 120 pagine) che sarà edito, né è richiesta una "tassa di lettura" o altro. Se a qualcuno fa piacere, può inviarci un francobollo postale qualsiasi, del valore che crede, lo useremo per diffondere cultura. Se qualche autore che collabora chiede una copia del volume, gli sarà inviata a metà del prezzo di copertina, con spese a nostro carico. Il prezzo peraltro sarò contenuto, proprio per facilitare la circolazione del libro e dei messaggi che conterrà.
Il volume sarà presentato e diffuso in occasione di dibattiti pubblici sulle mafie.
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