mercredi 4 août 2010

Progetto: L'impoetico mafioso

Segnaliamo una importante iniziativa antologica, a partecipazione libera, che vorremmo condividere con tutti i poeti, all'URL
http://www.edizionicfr.it/Home/Mafie.htm

Web:www.poiein.it
gianmario.lucini





Le mafie sono il ritorno alla schiavitù più barbara, il sistema di potere basato sulla corruzione e l'annichilimento della persona, la prepotenza che si fa legge. Crediamo che la poesia possa dire la sua sull'argomento. Le Mafie stanno velocemente occupando ogni spazio di libertà ed ora stanno occupando anche gli spazi della politica, delle decisioni collettive, della cultura, oltre che della grande finanza. Fra pochi anni, se il ritmo non decelera e il fenomeno non viene eliminato, l'economia intera sarà mafiosa, forse con poche isolette di economia sana. E così la politica - già esistono stati governati dai mafiosi e, in Italia, molte realtà politiche (Comuni, Province, Regioni e interi pezzi di Stato). Non sta certo alla poesia avanzare progetti di contrasto, ma sta anche alla poesia esprimersi chiaramente, prendere parte, schierarsi senza reticenze, dal versante dell'arte e della cultura. Se non lo farà, starà al gioco di chi vuole sottrarci quella libertà che è necessaria all'arte per poter essere.


Il progetto è semplicissimo: basta inviare alle Edizioni CFR un testo o due di poesia ispirata a una delle mille problematiche causate dalle mafie (umane, ambientali, sociali, ecc.). Possibilmente non edite. Fra le poesie inviate, ne saranno scelte un centinaio.

Questo è l'unico orizzonte tematico al quale l'autore dovrà attenersi.

L'iniziativa nasce dall'esigenza (politica) di far sentire anche la voce della poesia su questo tema nel quadro di una assunzione di ruolo sociale della poesia, nel suo stesso interesse. E' quindi ovvio che l'iniziativa si inserisce, dal punto di vista del genere letterario, in quella che viene chiamata "poesia sociale" o anche "poesia politica". Tuttavia non è affatto scontato: potremmo avere anche ottimi testi lirici in tema, o di poesia satirica, o altro. Chiediamo insomma versi (ma non strilli e tanto meno lamenti) contro le mafie, la loro cultura, la loro visione del mondo. E' una presa di posizione che NON possiamo delegare ad altri: ci interessa direttamente se davvero amiamo la poesia e la libertà.



Le opere dovranno essere inviate, entro il 31 dicembre 2010 a gianmario@poiein.it In mancanza di posta elettronica, si possono inviare a Gianmario Lucini, Via Amonini, 9 - 23020 Piateda (SO).



Nessun obbligo di acquistare copie del volume (si ipotizzano circa 100 - 120 pagine) che sarà edito, né è richiesta una "tassa di lettura" o altro. Se a qualcuno fa piacere, può inviarci un francobollo postale qualsiasi, del valore che crede, lo useremo per diffondere cultura. Se qualche autore che collabora chiede una copia del volume, gli sarà inviata a metà del prezzo di copertina, con spese a nostro carico. Il prezzo peraltro sarò contenuto, proprio per facilitare la circolazione del libro e dei messaggi che conterrà.



Il volume sarà presentato e diffuso in occasione di dibattiti pubblici sulle mafie.

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