jeudi 21 janvier 2010

patrizia rigoni




Patrizia Rigoni
Avrò i tuoi occhi

Un chirurgo italiano e la moglie felicementeincinta (ma con problemi alla vista) decidonodi accettare l’invito della città di Kairouan, dove si sta aprendo il primo ospedale per iltrapianto degli occhi.
Dopo pochi mesi dal loro arrivo in Tunisia,nella gioia di essere stati accolti con benevolenza e generosità da parte di vari personaggi (Ahmad, Keminj, Adil, Lallala, Donna Medusa, Hazib, Zhara, Iyad, il ciabattino e molti altri ancora le cui storie si intrecciano con esiti sorprendenti e situazioni spiazzanti di grande tensione emotiva) si ha la dichiarazione di guerra all’Iraq, e la coppia ne è profondamente turbata e quasi costretta ari-vedere il proprio passato e il proprio progetto di vita.
Gli stessi ragazzi ciechi, che chiedono di essere visitati e curati, esprimono filosofie anche opposte di possibilità di convivenza civile, di sogni e desideri.
Vedere che cosa? Da parte di chi? Con che occhi? È forse meglio restare ciechi alle brutture del mondo? Ciascuno segue un proprio percorso emotivoe intellettuale per definire la propria identitàe il senso profondo dell’esistere.

Aucun commentaire: